NUOVA LEGGE DI BILANCIO: TAGLIO ALLE PENSIONI STATALI

LA NUOVA LEGGE DI BILANCIO TAGLIA LE PENSIONI STATALI RIDUCENDO L’ASSEGNO PER OLTRE 700.000 DIPENDENTI

Con la nuova legge di bilancio le future pensioni dei dipendenti pubblici subiranno un taglio rilevante: si
parla dei dipendenti ex INPDAP confluiti in INPS con meno di 15 anni di contributi versati al 31.12.1995
(cassa pensioni dipendenti enti locali, cassa pensione dei sanitari, cassa pensioni insegnanti di asilo e scuole
elementari parificate, cassa pensioni ufficiali giudiziari, aiutanti ufficiali giudiziari e coadiutori).

In relazione a queste categorie le quote dei contributi versati fra il 1981 e il 1995 saranno soggette
all’applicazione di nuove aliquote di rendimento previste dalla legge di bilancio 2024 e non più a quelle
vecchie in vigore dal 1965.

L’effetto di queste nuove aliquote sarà quello di impattare in modo negativo sulle pensioni dei dipendenti
pubblici, in quanto partono da 0 per chi non ha contributi versati al 31.12.1995 e giungono fino a 0,375 con
15 anni di contributi prima del 1996, mentre le vecchie aliquote partivano da valori positivi e quindi
favorivano chi aveva meno contributi versati.

Per fare un esempio chi andrà in pensione nel 2024 con 35 anni di contributi e 67 anni di età perderà oltre
4000 euro; ricapitolando: non cambierà nulla per chi non aveva contributi versati prima del 1996 così come
non cambierà nulla per chi ha contributi versati per più di 15 anni al 31.12.1995 perché sarà sempre
soggetto alle vecchie aliquote, mentre invece chi ha 15 anni versati fra il 1981 e il 1995 subirà un pesante
taglio dovendosi applicare le nuove aliquote.

La manovra inciderà anche sull’onere di riscatto al quale si applicheranno ugualmente le nuove aliquote
che conseguentemente lo renderà più gravoso.

2023-11-02T12:05:32+01:002 Novembre 2023|News|